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Quando si parla di terapia in età evolutiva si fa riferimento a quell’insieme di interventi psicologici e terapeutici rivolti all’età dello sviluppo, dall’infanzia fino alla prima adolescenza. La terapia in età evolutiva si rivolge in parte al bambino che presenta la difficoltà ma anche ai genitori, che rappresentano il mio principale alleato e sono il riferimento per eccellenza dei propri figli. 

Spesso il bambino non giunge in terapia autonomamente ma arriva alla mia attenzione dopo una segnalazione da parte della scuola o dei genitori, che evidenziano comportamenti o stati d’animo problematici.
Il bambino, quindi, può arrivare in terapia per diversi motivi: 

  • Problematiche di ansia generale o di separazione;

  • Irritabilità;

  • Labilità emotiva;

  • Difficoltà a stare fermo e attento;

  • Comportamenti problematici a scuola con insegnanti o compagni;

  • Comportamenti problematici a casa con un genitore, un fratello o una sorella: 

  • Malessere emotivo di carattere generale 

Questi elencati sono solamente esempi, non esaustivi di tutte le situazioni che posso incontrare in studio ma rappresentano campanelli d’allarme che evidenziano un sintomo, indicante che “c’è qualcosa che non va”. Sarà grazie al lavoro con il bambino e i genitori che potremmo insieme affrontare la situazione e tornare ad uno stato di equilibrio. 

IL LAVORO IN ETA' EVOLUTIVA

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